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sabato 23 agosto 2014

PINO ROVEREDO, MANDAMI A DIRE bis

“Ancora una cosa volevo chiederti: come mai le lettere che ti scrivo finiscono tutte per tornarmi indietro? Non sarà mica che hai cambiato casa o città? Se sì, mandami a dire, così non mi scrivo più da solo. E continuo a cercarti anche col telefono, però da anni non risponde nessuno, ma non mi arrendo, tu sai che ho la testa dura dell’amore, così da un mese ogni giorno faccio un numero diverso e, siccome la coincidenza esiste, prima o poi ti troverò.”



domenica 17 marzo 2013

OGNI ANGELO E' TREMENDO

"La vita ha ragione. In ogni caso." 

Rainer Maria Rilke

Susanna Tamaro

giovedì 7 marzo 2013

MIRACOLI SBAGLIATI

Ciò che Margherita non dimenticherà di quelle estati ininterrotte da metà giugno a metà settembre sono le teorie sui miracoli sbagliati. In che occasione cominciarono a parlarne non lo sa più neanche Giovanni. Una cosa è certa, entrambi li hanno inventati prima di conoscersi, ma insieme hanno trovato la definizione a quelle anomalie – allora le chiamavano stramberie, stranezze o proprio pazzie – dei grandi, che riuscivano a rendere brutta una cosa bellissima. I miracoli veri, al contrario, quelli sì avevano un senso: Gesù che cammina sulle acque altrimenti affoga; Gesù che fa resuscitare Lazzaro e fa contenta la sua famiglia; Gesù che trasforma l’acqua in vino ché sarebbe comodo la domenica sera quando in casa rimane solo un po’ di birra sgasata e gli Schera sono astemi, al massimo hanno un resto di Marsala per le scaloppine; un po’ meno la moltiplicazione dei pani e dei pesci, perché o quei pesci sono morti da un’altra parte dell’oceano e allora poveracci, oppure peggio Gesù li ha creati già morti, però va detto che senza di loro le persone morivano di fame.



mercoledì 19 dicembre 2012

LIBRI PER IL NATALE

Ho fatto una piccola scorta di libri che volevo consigliarvi di leggere durante le vacanze di Natale ! Questo periodo dell'anno invita alla lettura, la sera davanti a un caminetto e con una tazza di thè bollente accanto ! Il sole, specialmente in montagna, tramonta prestissimo e allora dopo una bella sciata o una passeggiata nella neve, ci si gusta il piacere di un'oretta di tranquillo relax davanti a un bel libro. Quest'anno ho preparato:
Correre o morire, di Kilian Jornet : un' autobiografia del più grande e giovane campione di skyrunning, un ragazzo semplice che però emana un carisma travolgente, le cui imprese stanno affascinando mezzo mondo, anche quelli che come me non corrono affatto!
Marta che aspetta l'alba, di Massimo Polidoro : la storia di una ragazzina finita quasi per caso nel manicomio di Trieste, appena prima dell'avvento di Franco Basaglia. Grazie alla sua importantissima riforma riuscirà a diventare una donna consapevole e a guadagnare la propria indipendenza.
Trans Europa Express, di Paolo Rumiz :originale viaggio "in verticale" lungo le frontiere europee orientali: dal Mar Glaciale Artico fino a Odessa e oltre, verso Istanbul. Aggiungendo una semplice equazione: più difficoltà si incontrano lungo il tragitto e maggiori sono le possibilità di fare incontri, dunque di raccontare. Ecco perché il bagaglio sarà ridotto all'osso. Mezzi privilegiati di spostamento saranno treni, autobus e battelli fluviali. Il ricovero notturno verrà offerto da pensioncine scalcagnate e il caso e la ventura prevarranno sugli appuntamenti prefissati: dunque nessun incontro con personaggi di prima fila e largo invece agli anonimi, o meglio ancora agli ultimi. Il tutto raccontanto dall'anima sensibile e romantica di Rumiz, che non tradisce mai le aspettative.
Venti racconti allegri e uno triste, di Mauro Corona : stanco di storie tristi, reali o immaginarie, Mauro Corona ha deciso che è arrivato il momento dell'allegria: basta disgrazie o morti ammazzati, esiste un tempo per la gioia. E quale modo migliore per rallegrarsi se non recuperando storie antiche perdute tra i boschi? Mauro non finisce mai di affascinare con i suoi racconti di montagna, di gente semplice, vissuta senza luci di ribalta, passata al buio del mondo in silenzio.
E allora.... buona lettura !

martedì 4 dicembre 2012

NON ORA, NON QUI


Quando morì non me ne accorsi. Dormivo sulla sedia, le mani intrecciate alle sue,gli occhi miei chiusi e i suoi aperti verso di me. Quando sciolsi le dita dalle sue fui solo al mondo.
Fu la mia porzione quella donna venuta fino a me. Edificammo contentezze, lenticchie di festa minore ma continua. E’ stata poco con me, una breve durata nel corso della vita, però è venuta.
Sono stato un persona in questo mondo non solo peri primi dieci anni della vita,
ma anche nei sette del matrimonio.
Essere al mondo, per quello che ho potuto capire, è quando ti è affidata una persona e tu ne sei responsabile e allo stesso tempo tu sei affidato a quella persona ed essa è responsabile per te.
Sette anni non furono pochi. Anche se fossero stati la metà o la metà ancora, non sarebbe stato poco. Non ci si può lamentare della brevità, non è giusto, ma della lunghezza sì. Ho avuto imbarazzo a vivere ancora. Non provo dolore nel vedere il cielo qualche volta uguale a quello di un agosto passato insieme in vacanza,però arrosisco di poterlo guardare,di essere rimasto.
Di questo per me si tratta,di essere il resto di alcune persone, delle loro sottrazioni.
Erri de Luca





giovedì 22 novembre 2012

MANDAMI A DIRE

Io dalla mia ho una speranza che vince mille a zero sulla pazienza, così so e ho sempre saputo che un giorno... Un giorno arriverà il tramonto e si siederà sopra il sole, ma in quel momento il sole si rifiuterà di scendere giù, giù in fondo al mare, allora succederà che ci sarà luce tutto il giorno, sarà la volta che i curiosi non si sveglieranno dal riposo e tu, tu non sarai astratta come il sogno. Sarà un giorno senza numero, senza mese e senza anno, e io e te avremo conquistato l'eternità. Ci credi? Se sì, mandami a dire.
PINO ROVEREDO



martedì 23 ottobre 2012

VA DOVE TI PORTA IL CUORE

Se da qualche parte sarò, se avrò modo di vederti, sarò soltanto triste come sono triste tutte le volte che vedo una vita buttata via, una vita in cui il cammino dell'amore non è riuscito a compiersi. Abbi cura di te. Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi, la prima e la più importante. Lottare per un'idea senza avere un'idea di sé è una delle cose più pericolose che si possano fare.
Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento. Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e di frutti.
E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va' dove lui ti porta.



martedì 16 ottobre 2012

UN CUORE ARIDO


«Io sono come i gatti, - pensò alla fine; - mi affeziono più ai luoghi che alle persone». Perché se una persona amata la lasciava, lei ne soffriva, certo, ma poi la ferita si rimarginava; mentre se l'avessero strappata di lì, dai luoghi che amava, allora sarebbe morta di dolore.
"Ma dunque, nemmeno Mario aveva contato nulla nella sua vita? Certo, lo aveva amato, aveva gioito e sofferto per causa sua; ma i luoghi, alla fine, avevano avuto la meglio, assorbendo il ricordo di Mario come già tutti gli altri, fin dai tempi remoti della sua infanzia.
"Anna continuava a star lì, appoggiata al davanzale, con l'aria fresca del mattino che entrava per la finestra spalancata, e il sole che la scaldava e la intorpidiva. Che importava se l'avvenire non le prometteva nulla? Il passato, contava di più. E poi, nessuna vita era povera: nemmeno quella di Ada. Il sole! Il sole! Si levava ogni mattina, ogni mattina riscaldava le anime, col suo calore, con la sua luce. Ogni mattina tornava a svelare la infinita bellezza del mondo, quella bellezza che l'anima può contenere, ma che la vita quotidiana non può accogliere. La vita quotidiana si componeva di tante cose, piccole e grandi, rifare i letti e mangiare, fidanzarsi e sposare; ma la vita vera era come la luce e il calore del sole, qualcosa di segreto e di inafferrabile.
"Sbadigliando e stirandosi, Anna andò in cucina.. Mentre aspettava che il late bollisse, scostò la tendina e guardò fuori. Il mare era scolorito, salvo la striscia turchina dell'orizzonte. La baracca aveva le imposte sprangate. Enrico e Bice dovevano essere ancora a letto. Forse erano svegli, e si godevano l'intimità coniugale. Anna non provava invidia. Era ormai una donna soddisfatta, quieta e saggia; non aveva desideri né rimpianti, e non temeva la solitudine."
Carlo Cassola


mercoledì 26 settembre 2012

CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO

Lungi da me voler fare la critica letteraria, ma anch'io voglio dire la mia sul best-seller assoluto di quest'anno, un libro d'esordio che ha venduto l'invendibile e che tramite il battage pubblicitario e il magico passa-parola ha conquistato frotte di lettori, o meglio di lettrici. Si, perchè chi ha fatto il successo di questo libro sono le donne. Dicono perchè finalmente il genere "porno-soft" (esiste? ) è stato per così dire "sdoganato", e anche le signore bene si sono sentite ufficialmente autorizzate a comprarlo, leggerlo e discuterlo pubblicamente. Ogni donna di un certo status e di una certa cultura invece, ha giurato che mai avrebbe letto questo libruccolo volgare, salvo poi leggerlo di nascosto da tutti, perchè la curiosità era troppo forte. Infatti anch'io ho resistito diversi mesi, dopodichè me lo sono comprato e l'ho letto. La definizione secondo me più calzante? Un Harmony formato gigante ! Il libro è veramente il manuale degli stereotipi della romantica storia d'amore, arricchita da qualche scena di sesso piccante. Piccante??? Volevano farlo passare per sesso sadomaso, ma sinceramente mi è sembrato più soft di un qualunque libro rosa. Come vi dicevo, gli stereotipi ci sono tutti : lui, quello che dovrebbe essere il dominatore, è giovane, bellissimo e ricchissimo.  Vive all'ultimo piano di un grattacielo di cristallo, possiede aereo ed elicottero privato, è a capo di un' azienda con 40.000 dipendenti in tutto il mondo, ed è figlio adottivo di una famiglia ricca e potente. Basta che guardi una donna perchè questa gli cada ai piedi. Dovrebbe essere un sadico spietato, ma guarda te! , incredibilmente si innamora di lei, una studentessa universitaria appena appena carina, con i soldi contati e pure vergine ! Tutto il libro si gioca sulle scaramucce amorose dei due, lui che vorrebbe dominarla ma non può, lei che vorrebbe la storia romantica e invece si sente "comprata" e donna-oggetto. Ogni tanto qualche scena di sesso bollente, ma credo che Rocco leggendole si metterebbe a ridere. Insomma, il libro è veramente di una cretinaggine galattica, anche se può essere una lettura rilassante e distensiva da "estate sotto l'ombrellone". Leggendolo ho comunque passato un paio d'ore piacevoli, e mi ha anche stimolata a dedicargli un board su Pinterest.  Il vero genio è stato quello dell'editore che l'ha lanciato in maniera veramente magistrale, e dell'autrice che ha subito capito che con una "trilogia" avrebbe venduto il triplo ! Semplice no?  



martedì 15 maggio 2012

NIENTE SUCCEDE PER CASO

Le persone vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita.
Quando saprai perché, saprai cosa fare con quella persona.
Quando qualcuno è nella tua vita per una ragione, di solito è per soddisfare un bisogno cha hai espresso.
Sono venuti per assisterti attraverso una difficoltà, per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente.
Possono sembrare come un dono del cielo e lo sono. Loro sono li per il motivo per cui tu hai bisogno che ci siano.
Quindi, senza nessuno sbaglio da parte tua o in un momento meno opportuno, questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine.
Qualche volta loro muoiono. Qualche volta se ne vanno. Qualche volta si comportano male e ti costringono a prendere una decisione.
Ciò che dobbiamo capire è che il nostro bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio realizzato, il loro lavoro è finito.
La tua preghiera ha avuto una risposta e ora è il momento di andare avanti.
Alcune persone vengono nella nostra vita per una stagione, perché è arrivato il tuo momento di condividere, crescere e imparare.
Loro ti portano un’esperienza di pace o ti fanno ridere. Possono insegnarti qualcosa che non hai mai fatto. Di solito ti danno un’incredibile quantità di gioia.
Credici, è vero. Ma solo per una stagione!
Le relazioni che durano tutta la vita ti insegnano lezioni che durano tutta la vita, cose che devi costruire al fine di avere delle solide fondamenta emotive. Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni e aree della tua vita.
Paulo Coelho


domenica 22 aprile 2012

COME SASSI NELLA CORRENTE

Constatava che gli esseri umani
sono oscure fotocopie l'uno dell'altro e,
tra quella immane pila di fogli alta miliardi di persone,
sibila il vento dell'invidia, dell'ipocrisia e della cattiveria.
Ma ogni tanto, nel vortice di follia malvagia,
comparivano fogli bianchi di bontà e delicatezza.
Ed erano parecchi.
 A loro si aggrappava quell'uomo logorato da anni e vita grama.
 Da quei fogli puliti, ricchi di comprensione e affetto,
riceveva aiuto e forza per superare i giorni e andare avanti.
Pareva forte, invece aveva bisogno d'aiuto.
Mano a mano che passavano gli anni,
s'accorgeva di essere più stanco.
Non stanchezza fisica bensì la spossatezza del tempo e delle cose
 che invecchiando salivano a galla, 
 portando in superficie rimorsi, verità e menzogne.
Mauro Corona


martedì 17 aprile 2012

AMORE IMPOSSIBILE

L'amore impossibile, una goccia che scava. Convive in mezzo a tutto il resto, quando tutto il resto diventa irrilevante. Pietrificato, inerte, l'amore impossibile conosce la parola infinito, in un un giro di accordi che si ripetono e che non stancano mai, fino a diventare improvvisamente silenzio. L'amore impossibile e' eterno. Unico amore capace di amare.



lunedì 2 aprile 2012

A PORTRAIT : Jure Robič

 Greatest male RAAM champion in history and quite possibly the world’s greatest ultra-distance endurance athlete in any sport. Wins almost every ultra cycling race he enters. Renowned for pushing himself to the edge of mental breakdown during races. Full-time ultra-distance cyclist and member of the Slovenian armed forces.
 Having begun his love affair with RAAM in 2003, he was the most experienced racer in the field by far. At the time, this 45-year-old Slovenian Special Forces soldier was the only man ever to win five solo championships. Robič is the Lance Armstrong of RAAM and a legend in his own right. Some call him the best endurance athlete in the world, and even well into his forties he still wins most of the ultra-distance cycling races he enters.
Robič’s dedication to this race is a full-bore obsession. “I love RAAM,” he explained. “Something inside this race, it’s unique. It gets like a poison into you. It’s the greatest and the toughest. It takes all your life. It takes everything.”
Jure Robič was a good-looking man of medium height and build, with a large, weathered face; a prominent, square chin; and an easy smile that’s contagiously playful. When he’s sporting a thick stubble after a few days on the bike, he looks like the Marlboro Man. We all know dashing guys like this—the ones who wear black turtlenecks, faded designer jeans, and trendy eyeglasses. He’s easy to look at and attracts people like a magnet.
The first impression this ruggedly-handsome champion gave was of a venerable, dangerous warrior. The way he carried himself; the crinkles in his forehead; the rippling musculature of his potent legs. These were all signs of the mythic weight of his suffering and of how hard this man struggles to prove his worthiness. You could see all of this if you looked closely enough, opening yourself to his human complexities and yearnings.
 from "HELL ON TWO WHEELS" by Amy Snyder 


lunedì 26 marzo 2012

LA VERITA' E' UNA SCELTA - LA PECORA NERA

Com’era cominciato tutto? Mentre allucinavo visioni e pensieri con lo sguardo perso nella fiamma, provai a ricordare. L’inverno scorso tenevo in mano un sacchetto di chicchi di mais, quattro o cinquemila, pochi pugni. Il seme me l’aveva procurato un amico, da un contadino della zona, una varietà locale. Tenevo quel sacchetto in mano e non sapevo bene cosa farmene. Qualche settimana dopo conobbi Alvise, fu lui il primo sostenitore di quest’esperimento. A primavera seminammo, chicco dopo chicco, spingendoli dentro la terra con la pressione leggera di un dito e ricoprendoli. In quella terra che sembrava così forte, minuscole piantine di mais fecero capolino da lì a dieci giorni. E quattro mesi più tardi, nella vampa d’agosto, altissime canne dominavano il campo serrando le file. E ora quel sacchetto che avevo tenuto in pugno si era trasformato in un abbondante raccolto, trecento volte tanto.
Alvise mi ha spesso fatto capire che coltivare non è solo un gesto antico ma anche un atto di fede. Per quanto il contadino possa essere esperto della sua terra c’è sempre qualcosa che sfugge alla comprensione umana. È il miracolo della vita, nel quale alcuni vedono la mano di Dio e altri l’abbraccio materno della Madre Terra. Comunque lo si chiami rimane un miracolo tanto più grande quanto più lo si avvicini.
Devis Bonanni-La pecora nera

 

martedì 13 marzo 2012

L' AMANTE

“Un giorno, ero già avanti negli anni, in una hall mi è venuto incontro un uomo. Si è presentato e mi ha detto: La conosco da sempre. Tutti dicono che da giovane lei era bella, io sono venuto a dirle che la trovo più bella ora, preferisco il suo volto devastato a quello che aveva da giovane. Penso spesso a un'immagine che solo io vedo ancora e di cui non ho mai parlato. È sempre lì, fasciata di silenzio, e mi meraviglia. La prediligo fra tutte, in lei mi riconosco, m'incanto”.
Marguerite Duras

sabato 10 marzo 2012

LA PECORA NERA

Ha solo vent’anni Devis, quando in lui scocca la scintilla: vivere altrimenti è possibile. All’inizio è solo un sentimento, un’aspirazione, che a poco a poco si trasforma in concreto progetto di vita. Inizia così la sua avventura: da un piccolo orto senza aver mai visto prima una pianta di pomodoro, coltivando patate e cereali per ritrovare un contatto più immediato con la Natura e realizzare una prima, rudimentale forma di autosufficienza alimentare, accompagnata da uno stile di vita semplice ed ecosostenibile. Passa un po’ di tempo e a chi prevede che presto si stancherà di tutto ciò risponde con un atto irrevocabile: a 23 anni si licenzia dall’impiego come tecnico informatico e si trasferisce in una casetta prefabbricata riscaldata da una stufa a legna per dedicarsi a tempo pieno a quella che battezza “vita frugale”. Sono gli anni della crociata solitaria, caratterizzati da avventure e disavventure di ogni tipo, da episodi epici e tragicomici. Sono gli anni in cui nasce e matura un rapporto simbiotico con la Natura e i suoi elementi. E proprio quando le forze sembrano esaurirsi e l’entusiasmo delle prime stagioni vacilla, in Devis matura la convinzione che non potrà proseguire oltre senza condividere con altri il suo cammino.
Si definisce pecora nera della famiglia o di un gruppo di conoscenti un individuo che ha imboccato una cattiva strada o che non soddisfa le aspettative degli altri componenti.” Pecoranera potrebbe essere solo l’espressione di un disagio generazionale, di una frattura già vista tra genitori e figli, tra il boom economico e la decrescita felice. Ma nel libro c’è anche altro: proposta e non protesta, tensione positiva proiettata nel futuro, un percorso di crescita individuale che si snoda in una mescolanza di anarchia contadina e sensibilità ecologica.
 
 

 


 

L' AMORE DURA TRE ANNI

L'unica domanda in amore è: a partire da quando si comincia a mentire? Siete sempre così felici di rientrare a casa e trovare la stessa persona che vi aspetta? Quando le dite "ti amo", lo pensate sempre? Ci sarà per forza – è fatale – un momento in cui per voi sarà uno sforzo. In cui i vostri "ti amo" non avranno più lo stesso sapore. Per me, lo scatto è stata la rasatura. Mi rasavo tutte le sere per non pungere Anne baciandola di notte. E poi, una sera – lei dormiva già (ero uscito senza di lei fino all'alba, tipico genere di comportamento ignobile che ci si permette con la scusa del matrimonio) – non mi sono rasato. Pensavo che non fosse grave, perché lei non se ne sarebbe accorta. Invece significava semplicemente che non l'amavo più.
Frédéric Beigbeder

martedì 6 marzo 2012

LA MIA ANIMA E' OVUNQUE TU SIA

Anche quando saremo lontani, vorrei che il mio amore fosse sempre con te, come un pensiero allegro in fondo alle giornate tristi. Attenta però a non dimenticarlo, a non lasciarlo chissà dove. Maneggialo con cura, il mio amore, quando lo porti in giro: bada a non urtare gli spigoli, proteggilo dalle chiacchiere indiscrete. Ricordati che il mio pensiero ti segue sempre, il mio cuore ti appartiene, e la mia anima è ovunque tu sia.
Aldo Cazzullo


lunedì 5 marzo 2012

LA LEGGENDA DEI MONTI NAVIGANTI

Trieste è l'unico posto d'Italia da dove puoi vedere le Alpi oltremare. Ci sono sere in cui dai moli assisti alla partenza dei traghetti per il Bosforo e la bandiera turca sbatte il rosso vivo davanti alle Dolomiti innevate. Dalle mie parti, mare e montagna si toccano come le quinte di un teatro e tutti ne traggono le conseguenze. Anche gli orsi. Quando il maestrale spinge verso terraferma odore di cibo dall'arcipelago, loro scendono affamati sulla costa tra l'Istria e la muraglia del Velebit. Poi mica si fermano: proseguono a nuoto verso Veglia e fanno strage di pecore. Un giorno nella baia di Buccari i pescatori presero per le corna un cervo che nuotava e lo tirarono fino a riva. 
Paolo Rumiz


venerdì 17 febbraio 2012

LA NEVE

La neve verrà leggera come piccole piume d'oca, soffermandosi prima sugli alberi, quindi filtrerà tra i rami posandosi infine sui cortinari gelati, sugli arbusti di mirtillo, sul muschio come velo di zucchero su una torta. Le lepri, i caprioli, i cervi staranno immobili a guardare il nuovo paesaggio. Le volpi dentro la tana spingeranno fuori il naso per fiutare il nuovo e antico odore che ritorna. Ma quando sarà tutto bianco, si ricorderanno gli scoiattoli dove hanno nascosto le provviste? Il vecchio urogallo dello Scoglio del Tasso volerà sull'abete dove generazioni della sua famiglia hanno aspettato la primavera nutrendosi delle sue foglie. Il bosco sarà immerso in un tempo irreale e io andrò a camminarci dentro come in sogno. Molte cose mi appariranno chiare in quella luce che nasce da se stessa. Verrà, verrà il caro scricciolo sulla catasta di legna ad annunciarmi la prima neve come quando ero ragazzo con il suo tictictic ripetuto più volte, e il suo campanellino nascosto nella gola si sentirà anche lassù dove le nuvole compatte e bianche aspettano il segnale.
Mario Rigoni Sern