venerdì 28 settembre 2012

DAHLIA NOIR

Per quanto riguarda i profumi, una delle mie grandi passioni, sono estremamente esigente. Da anni ormai ho boicottato i profumi commerciali e compro solamente prodotti di haute parfumerie. Quando il profumo è di qualità e creato seguendo le regole della profumeria, serve circa mezz'ora per poter sentire testa, cuore e fondo. Parlo di profumi che sono composti da 60, 70 materie prime. Per i profumi commerciali, per lo più banali e tutti uguali, pochissimo. Questa volta però spezzo una lancia a favore della nuova essenza creata per Givenchy da Riccardo Tisci a stretto contatto con François Demachy, sopraffino "naso" creativo, l' Eau de parfum Dahlia Noir: gli accenti poudré evocano la dolcezza femminile realizzandosi in una profumazione chypre floreale a base di rosa, iris e mimosa arricchite, infine, da aromi legnosi come sandalo e patchouli.
L’Eau de Toilette Dahlia Noir esprime le stesse note originali ma virate in sentori più fruttati dove possiamo riconoscere il mandarino, il cedro e la pesca, miscela esaltata dall'impertinenza del pepe rosa; il juis si chiude con note vanigliate corrette dal legno di sandalo. Un profumo che mi è piaciuto subito e che mi sembra scostarsi dai soliti aromi che popolano gli scaffali delle profumerie. Provatelo.


mercoledì 26 settembre 2012

CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO

Lungi da me voler fare la critica letteraria, ma anch'io voglio dire la mia sul best-seller assoluto di quest'anno, un libro d'esordio che ha venduto l'invendibile e che tramite il battage pubblicitario e il magico passa-parola ha conquistato frotte di lettori, o meglio di lettrici. Si, perchè chi ha fatto il successo di questo libro sono le donne. Dicono perchè finalmente il genere "porno-soft" (esiste? ) è stato per così dire "sdoganato", e anche le signore bene si sono sentite ufficialmente autorizzate a comprarlo, leggerlo e discuterlo pubblicamente. Ogni donna di un certo status e di una certa cultura invece, ha giurato che mai avrebbe letto questo libruccolo volgare, salvo poi leggerlo di nascosto da tutti, perchè la curiosità era troppo forte. Infatti anch'io ho resistito diversi mesi, dopodichè me lo sono comprato e l'ho letto. La definizione secondo me più calzante? Un Harmony formato gigante ! Il libro è veramente il manuale degli stereotipi della romantica storia d'amore, arricchita da qualche scena di sesso piccante. Piccante??? Volevano farlo passare per sesso sadomaso, ma sinceramente mi è sembrato più soft di un qualunque libro rosa. Come vi dicevo, gli stereotipi ci sono tutti : lui, quello che dovrebbe essere il dominatore, è giovane, bellissimo e ricchissimo.  Vive all'ultimo piano di un grattacielo di cristallo, possiede aereo ed elicottero privato, è a capo di un' azienda con 40.000 dipendenti in tutto il mondo, ed è figlio adottivo di una famiglia ricca e potente. Basta che guardi una donna perchè questa gli cada ai piedi. Dovrebbe essere un sadico spietato, ma guarda te! , incredibilmente si innamora di lei, una studentessa universitaria appena appena carina, con i soldi contati e pure vergine ! Tutto il libro si gioca sulle scaramucce amorose dei due, lui che vorrebbe dominarla ma non può, lei che vorrebbe la storia romantica e invece si sente "comprata" e donna-oggetto. Ogni tanto qualche scena di sesso bollente, ma credo che Rocco leggendole si metterebbe a ridere. Insomma, il libro è veramente di una cretinaggine galattica, anche se può essere una lettura rilassante e distensiva da "estate sotto l'ombrellone". Leggendolo ho comunque passato un paio d'ore piacevoli, e mi ha anche stimolata a dedicargli un board su Pinterest.  Il vero genio è stato quello dell'editore che l'ha lanciato in maniera veramente magistrale, e dell'autrice che ha subito capito che con una "trilogia" avrebbe venduto il triplo ! Semplice no?  



domenica 23 settembre 2012

MUST HAVE FALL/WINTER 2012/13

Appena finito di leggere VOGUE , la bibbia della fashionista, eccomi a condividere con voi, fra le tante frastornanti novità, alcune veramente "mission impossibile" e altre invece "ready to buy".
La collezione che , al di là delle aspettative, mi ha veramente affascinata, è quella di
Dolce & Gabbana. Premetto che non li ho mai amati molto, per il loro lato esageratamente esibizionista, talvolta sconfinante nel kitch, esattamente all'opposto dei miei gusti "minimal". Però questi abiti superfemminili, ispirati nuovamente alle donne siciliane, al Gattopardo, all black, oro e pizzo a profusione, sono veramente quanto di più sexy una donna possa indossare. 





Passando alle mie "passioni estreme", ecco la borsa e le scarpe cult dell'inverno 2013 !
La borsa che in assoluto mi ha colpito di più è, insolitamente, cheap and chic. Si tratta della Zara Plaited Shopper Bag. Borsa low cost ma di una bellezza e di una classe notevoli. Very understatement.


L' oscar per le scarpe più cool dell' anno va invece a uno dei marchi mito dell' haute couture :
Chanel. Fiabesche ma allo stesso tempo un pò fetish, le mary jane acquisiscono tacchi alti e cilindrici in plexiglass, la tomaia è in pelle in diversi colori che tendono a sfumare uno nell’altro. Una delle caratteristiche più innovative è quella del t-bar asimmetrico che chiude la tomaia con cinturino e copertura dietro il tallone, creando l’effetto di un ankle boot se guardate i modelli solo da un lato. Punta tonda per le pumps di Chanel, in controtendenza con altre linee che hanno premiato le punte strette.




sabato 1 settembre 2012

LA MIA TATTICA

La mia tattica è guardarti
imparare come sei
volerti come sei
la mia tattica è parlarti
costruire con parole

un ponte indistruttibile
la mia tattica è rimanere nel tuo ricordo
non so come
né so con quale pretesto
ma rimanere in te
la mia tattica è essere franco
e sapere che tu sei franca
e che non ci vendiamo simulacri
affinché tra i due
non ci sia teloni
né abissi
la mia strategia è
invece
molto più semplice
e più elementare
la mia strategia è
che un giorno qualsiasi
non so con che pretesto
finalmente abbia bisogno di me.



Mario Benedetti






IL GENTLEMAN SI RICONOSCE DA ...

Ci sono doti innate che vanno al di là della bellezza e dell'educazione, del denaro e dell'intelligenza. Una delle più misteriose ha radici antiche e si chiama "sprezzatura". In questa parola c'è un modello estetico da inseguire e che fa di un uomo qualsiasi un vero gentiluomo. Chi ha la sprezzatura conosce le regole, sa quando trasgredirle, ma non fa mai nessun calcolo. Il gentiluomo è una persona onesta, disinteressata, sa fare regali ed accettarli, punta in alto ma vola basso, ride molto di più di se stesso che degli altri. Se cercate il vero gentleman, che per sua caratteristica intrinseca non è sempre così visibile, quando siete a un party , dove davanti a un buffet tutti si ingozzano di olive ascolane, saltano la fila o la prendono al contrario, si dimenticano del tovagliolino, sgomitano per farsi posto tra la folla, lo troverete in un angolo, sornione, con un bicchiere di vino in mano.