martedì 4 dicembre 2012

NON ORA, NON QUI


Quando morì non me ne accorsi. Dormivo sulla sedia, le mani intrecciate alle sue,gli occhi miei chiusi e i suoi aperti verso di me. Quando sciolsi le dita dalle sue fui solo al mondo.
Fu la mia porzione quella donna venuta fino a me. Edificammo contentezze, lenticchie di festa minore ma continua. E’ stata poco con me, una breve durata nel corso della vita, però è venuta.
Sono stato un persona in questo mondo non solo peri primi dieci anni della vita,
ma anche nei sette del matrimonio.
Essere al mondo, per quello che ho potuto capire, è quando ti è affidata una persona e tu ne sei responsabile e allo stesso tempo tu sei affidato a quella persona ed essa è responsabile per te.
Sette anni non furono pochi. Anche se fossero stati la metà o la metà ancora, non sarebbe stato poco. Non ci si può lamentare della brevità, non è giusto, ma della lunghezza sì. Ho avuto imbarazzo a vivere ancora. Non provo dolore nel vedere il cielo qualche volta uguale a quello di un agosto passato insieme in vacanza,però arrosisco di poterlo guardare,di essere rimasto.
Di questo per me si tratta,di essere il resto di alcune persone, delle loro sottrazioni.
Erri de Luca





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