lunedì 26 marzo 2012

INVECCHIARE

Come diceva Jean Cocteau : Il peggio quando si invecchia è che si resta giovani. Purtroppo è la vera verità. Mi guardo nelle foto e mi chiedo: ma quella donna sono io ? Eppure mi ricordavo diversa! Meno rughe, lo sguardo meno appesantito, l'ovale più tonico. Com'è che dopo una certa età non ci si riconosce più ? E' perchè dentro si rimane sempre gli stessi di quando si aveva 20 anni o poco più. Il pensiero, i sentimenti, l'energia, l'entusiasmo non invecchiano mai. La prima volta che ti accorgi che solo tu ti vedi ancora così è quando ti chiamano signora gli amici dei tuoi figli, o nei ristoranti, e che tristezza quando ti capita per strada di osservare con ammirazione qualche bel giovane e lui ti chiede se ti senti bene o hai bisogno di qualcosa ! Eppure anche la maturità, dicono, porta i suoi frutti, di certo con gli anni ho acquistato un equilibrio, una serenità e una sicurezza che prima non avevo. Inoltre posso guardare mia figlia nell'età dell'adolescenza e capire quello che sta provando, perchè non mi sono dimenticata niente di quegli anni, e di quanto sono stati meravigliosamente complicati. Poi, dopo una piccola riequilibratura iniziale, cerco di non guardare più i giovanotti con cupidigia, e mi accorgo che ci sono dei bellissimi uomini dal viso segnato e dai capelli d'argento che hanno dei sorrisi solidi ed affascinanti. Invecchiare forse è una scelta, invecchiare non sarà niente se nel frattempo saremo rimasti giovani.

LA VERITA' E' UNA SCELTA - LA PECORA NERA

Com’era cominciato tutto? Mentre allucinavo visioni e pensieri con lo sguardo perso nella fiamma, provai a ricordare. L’inverno scorso tenevo in mano un sacchetto di chicchi di mais, quattro o cinquemila, pochi pugni. Il seme me l’aveva procurato un amico, da un contadino della zona, una varietà locale. Tenevo quel sacchetto in mano e non sapevo bene cosa farmene. Qualche settimana dopo conobbi Alvise, fu lui il primo sostenitore di quest’esperimento. A primavera seminammo, chicco dopo chicco, spingendoli dentro la terra con la pressione leggera di un dito e ricoprendoli. In quella terra che sembrava così forte, minuscole piantine di mais fecero capolino da lì a dieci giorni. E quattro mesi più tardi, nella vampa d’agosto, altissime canne dominavano il campo serrando le file. E ora quel sacchetto che avevo tenuto in pugno si era trasformato in un abbondante raccolto, trecento volte tanto.
Alvise mi ha spesso fatto capire che coltivare non è solo un gesto antico ma anche un atto di fede. Per quanto il contadino possa essere esperto della sua terra c’è sempre qualcosa che sfugge alla comprensione umana. È il miracolo della vita, nel quale alcuni vedono la mano di Dio e altri l’abbraccio materno della Madre Terra. Comunque lo si chiami rimane un miracolo tanto più grande quanto più lo si avvicini.
Devis Bonanni-La pecora nera

 

giovedì 22 marzo 2012

venerdì 16 marzo 2012

giovedì 15 marzo 2012

IL BARISTA

C'e' un famoso bar, a Monfalcone, dove fanno il caffè più buono del mondo ( Illy, of course!). Ma più che per il caffè ci vado per osservare il ragazzo che ci lavora, che meriterebbe di essere citato come modello di collaboratore ideale, e che ormai rappresenta un caso raro di come dovrebbe essere il lavoratore perfetto. Questo ragazzo è sempre sorridente e contento, anche se lavora infaticabilmente e produce centinaia di caffè alla velocità della luce. Sembra che abbia gli occhi anche sulla schiena, perchè ti vede anche se voltato e riesce a coordinare perfettamente tutto il resto del personale, un ragazzo e una ragazzina smarrita, sempre con dei modi magnifici e dolci, sia verso i clienti che verso i colleghi. Oggi mi ha colpito particolarmente la situazione: il bar era stracolmo, e la ragazzina, evidentemente alle prime armi, sembrava non accorgersi della folla incalzante muovendosi al rallentatore e perdendosi letteralmente in lavori inutili. Chiunque fosse stato un suo collega l'avrebbe ripresa e spronata a darsi una svegliata! Lui no: chiamandola con vezzeggiativi e parlandole con estrema calma e gentilezza, le faceva notare quello che avrebbe dovuto fare, dai un occhio a quei clienti, porta questi caffè laggiù, i due signori vogliono una briosche...rivolgendosi a lei scevro da qualsiasi forma di nervosismo. Un uomo così , che lavora a stretto contatto con il pubblico, rapido, efficiente e gentile sopra ogni aspettativa, è veramente una perla rara ! Anche se non so il suo nome, volevo ringraziarlo pubblicamente!


martedì 13 marzo 2012

L' AMANTE

“Un giorno, ero già avanti negli anni, in una hall mi è venuto incontro un uomo. Si è presentato e mi ha detto: La conosco da sempre. Tutti dicono che da giovane lei era bella, io sono venuto a dirle che la trovo più bella ora, preferisco il suo volto devastato a quello che aveva da giovane. Penso spesso a un'immagine che solo io vedo ancora e di cui non ho mai parlato. È sempre lì, fasciata di silenzio, e mi meraviglia. La prediligo fra tutte, in lei mi riconosco, m'incanto”.
Marguerite Duras

lunedì 12 marzo 2012

FALLO ORA

Se proprio devi odiarmi
fallo ora,
ora che il mondo è intento
a contrastare ciò che faccio,
unisciti all'ostilità della fortuna,
piegami
non essere l'ultimo colpo
che arriva all'improvviso
Ah quando il mio cuore
avrà superato questa tristezza.
Non essere la retroguardia di un dolore ormai vinto
non far seguire ad una notte ventosa
un piovoso mattino
non far indugiare un rigetto già deciso.
Se vuoi lasciarmi
non lasciarmi per ultimo
quando altri dolori meschini
avran fatto il loro danno
ma vieni per primo
così che io assaggi fin dall'inizio
il peggio della forza del destino
e le altri dolenti note
che ora sembrano dolenti
smetteranno di esserlo
di fronte la tua perdita.

William Shakespeare


sabato 10 marzo 2012

LA PECORA NERA

Ha solo vent’anni Devis, quando in lui scocca la scintilla: vivere altrimenti è possibile. All’inizio è solo un sentimento, un’aspirazione, che a poco a poco si trasforma in concreto progetto di vita. Inizia così la sua avventura: da un piccolo orto senza aver mai visto prima una pianta di pomodoro, coltivando patate e cereali per ritrovare un contatto più immediato con la Natura e realizzare una prima, rudimentale forma di autosufficienza alimentare, accompagnata da uno stile di vita semplice ed ecosostenibile. Passa un po’ di tempo e a chi prevede che presto si stancherà di tutto ciò risponde con un atto irrevocabile: a 23 anni si licenzia dall’impiego come tecnico informatico e si trasferisce in una casetta prefabbricata riscaldata da una stufa a legna per dedicarsi a tempo pieno a quella che battezza “vita frugale”. Sono gli anni della crociata solitaria, caratterizzati da avventure e disavventure di ogni tipo, da episodi epici e tragicomici. Sono gli anni in cui nasce e matura un rapporto simbiotico con la Natura e i suoi elementi. E proprio quando le forze sembrano esaurirsi e l’entusiasmo delle prime stagioni vacilla, in Devis matura la convinzione che non potrà proseguire oltre senza condividere con altri il suo cammino.
Si definisce pecora nera della famiglia o di un gruppo di conoscenti un individuo che ha imboccato una cattiva strada o che non soddisfa le aspettative degli altri componenti.” Pecoranera potrebbe essere solo l’espressione di un disagio generazionale, di una frattura già vista tra genitori e figli, tra il boom economico e la decrescita felice. Ma nel libro c’è anche altro: proposta e non protesta, tensione positiva proiettata nel futuro, un percorso di crescita individuale che si snoda in una mescolanza di anarchia contadina e sensibilità ecologica.
 
 

 


 

L' AMORE DURA TRE ANNI

L'unica domanda in amore è: a partire da quando si comincia a mentire? Siete sempre così felici di rientrare a casa e trovare la stessa persona che vi aspetta? Quando le dite "ti amo", lo pensate sempre? Ci sarà per forza – è fatale – un momento in cui per voi sarà uno sforzo. In cui i vostri "ti amo" non avranno più lo stesso sapore. Per me, lo scatto è stata la rasatura. Mi rasavo tutte le sere per non pungere Anne baciandola di notte. E poi, una sera – lei dormiva già (ero uscito senza di lei fino all'alba, tipico genere di comportamento ignobile che ci si permette con la scusa del matrimonio) – non mi sono rasato. Pensavo che non fosse grave, perché lei non se ne sarebbe accorta. Invece significava semplicemente che non l'amavo più.
Frédéric Beigbeder

giovedì 8 marzo 2012

E' INDIFFERENTE

Forse perché niente merita l'amore di un'anima; e se dobbiamo dare amore per sentimentalismo, è indifferente se lo riserviamo alle piccole sembianze del calamaio o alla grande indifferenza delle stelle.
 

mercoledì 7 marzo 2012

LA V°73 BAG

La it-bag più vista ed ammirata alla recente Paris Fashion Week è la V°73. V°73 è il nome tutto italiano, anzi per essere più precisi veneziano, che celebra il mito della Birkin. Creata da una donna, Elisabetta Armellin, per le donne, la V°73 ha dietro di sé un progetto solidale: infatti parte del ricavato sarà devoluto alla Lilt, la lega italiana per la lotta ai tumori e, in modo particolare, al sostegno e all’assistenza verso le donne colpite da carcinoma al seno. Un cuore solidale dunque, dentro a una borsa in canvas che strizza l’occhio alla celebre Birkin. La V°73 si può trovare in tantissimi colori, e sarà il vero "must have" della primavera/estate 2012. Io ce l'ho ed è fantastica, comoda, grande, mi sta dentro il pc, l'Ipad e tutte le mie cianfrusaglie! La uso da mattina a sera, sia quando lavoro sia quando esco con gli amici. E più la usi più assume quell'aspetto vintage che la fa ancora più bella. Ragazze, cosa aspettate ??


martedì 6 marzo 2012

LA MIA ANIMA E' OVUNQUE TU SIA

Anche quando saremo lontani, vorrei che il mio amore fosse sempre con te, come un pensiero allegro in fondo alle giornate tristi. Attenta però a non dimenticarlo, a non lasciarlo chissà dove. Maneggialo con cura, il mio amore, quando lo porti in giro: bada a non urtare gli spigoli, proteggilo dalle chiacchiere indiscrete. Ricordati che il mio pensiero ti segue sempre, il mio cuore ti appartiene, e la mia anima è ovunque tu sia.
Aldo Cazzullo


lunedì 5 marzo 2012

LA LEGGENDA DEI MONTI NAVIGANTI

Trieste è l'unico posto d'Italia da dove puoi vedere le Alpi oltremare. Ci sono sere in cui dai moli assisti alla partenza dei traghetti per il Bosforo e la bandiera turca sbatte il rosso vivo davanti alle Dolomiti innevate. Dalle mie parti, mare e montagna si toccano come le quinte di un teatro e tutti ne traggono le conseguenze. Anche gli orsi. Quando il maestrale spinge verso terraferma odore di cibo dall'arcipelago, loro scendono affamati sulla costa tra l'Istria e la muraglia del Velebit. Poi mica si fermano: proseguono a nuoto verso Veglia e fanno strage di pecore. Un giorno nella baia di Buccari i pescatori presero per le corna un cervo che nuotava e lo tirarono fino a riva. 
Paolo Rumiz


venerdì 2 marzo 2012

AUGURI AMORE MIO

Solo il tuo cuore ardente
e niente più.
Il mio paradiso un campo
senza usignolo né lire,
con un fiume discreto
e una fontanella.
Senza lo sprone del vento
sopra le fronde
né la stella che vuole
essere foglia.
Una grandissima luce
che fosse lucciola
di un'altra,
in un campo di
sguardi viziosi.
Un riposo chiaro
e lì i nostri baci,
nèi sonori dell'eco,
si aprirebbero molto lontano.
Il tuo cuore ardente,
niente più. 

GARCIA LORCA