mercoledì 19 dicembre 2012

LIBRI PER IL NATALE

Ho fatto una piccola scorta di libri che volevo consigliarvi di leggere durante le vacanze di Natale ! Questo periodo dell'anno invita alla lettura, la sera davanti a un caminetto e con una tazza di thè bollente accanto ! Il sole, specialmente in montagna, tramonta prestissimo e allora dopo una bella sciata o una passeggiata nella neve, ci si gusta il piacere di un'oretta di tranquillo relax davanti a un bel libro. Quest'anno ho preparato:
Correre o morire, di Kilian Jornet : un' autobiografia del più grande e giovane campione di skyrunning, un ragazzo semplice che però emana un carisma travolgente, le cui imprese stanno affascinando mezzo mondo, anche quelli che come me non corrono affatto!
Marta che aspetta l'alba, di Massimo Polidoro : la storia di una ragazzina finita quasi per caso nel manicomio di Trieste, appena prima dell'avvento di Franco Basaglia. Grazie alla sua importantissima riforma riuscirà a diventare una donna consapevole e a guadagnare la propria indipendenza.
Trans Europa Express, di Paolo Rumiz :originale viaggio "in verticale" lungo le frontiere europee orientali: dal Mar Glaciale Artico fino a Odessa e oltre, verso Istanbul. Aggiungendo una semplice equazione: più difficoltà si incontrano lungo il tragitto e maggiori sono le possibilità di fare incontri, dunque di raccontare. Ecco perché il bagaglio sarà ridotto all'osso. Mezzi privilegiati di spostamento saranno treni, autobus e battelli fluviali. Il ricovero notturno verrà offerto da pensioncine scalcagnate e il caso e la ventura prevarranno sugli appuntamenti prefissati: dunque nessun incontro con personaggi di prima fila e largo invece agli anonimi, o meglio ancora agli ultimi. Il tutto raccontanto dall'anima sensibile e romantica di Rumiz, che non tradisce mai le aspettative.
Venti racconti allegri e uno triste, di Mauro Corona : stanco di storie tristi, reali o immaginarie, Mauro Corona ha deciso che è arrivato il momento dell'allegria: basta disgrazie o morti ammazzati, esiste un tempo per la gioia. E quale modo migliore per rallegrarsi se non recuperando storie antiche perdute tra i boschi? Mauro non finisce mai di affascinare con i suoi racconti di montagna, di gente semplice, vissuta senza luci di ribalta, passata al buio del mondo in silenzio.
E allora.... buona lettura !

mercoledì 12 dicembre 2012

MARGHERITA BELLA

Quale mamma non direbbe dei suoi figli che sono i più belli ? Eppure al di là del mio esser mamma, in quanto persona, devo dire che mia figlia è bella. Non è merito mio, è nata così, con delle qualità che ne faranno nella vita una persona felice e che renderanno felici tutti quelli che le graviteranno intorno. Il mio fiorellino è veramente una bella bambina : è affettuosa con chi le vuole bene, è educata e rispettosa con chiunque, è responsabile e diligente, è brava a scuola, è obbediente, e soprattutto è sempre sorridente, perchè è una bambina fondamentalmente felice e che sta bene con se stessa e con gli altri. Un vero "cuor contento". Lo ripeto, io non c'entro niente con tutto ciò. E' tutta farina del suo sacco, o meglio del sacco di Dio, che l'ha creata così meravigliosamente. Io sono solo stata fortunata. Lei e sua sorella sono i miei gioielli, quanto di più prezioso e caro ho al mondo. Bambina mia, ti amo.



martedì 4 dicembre 2012

NON ORA, NON QUI


Quando morì non me ne accorsi. Dormivo sulla sedia, le mani intrecciate alle sue,gli occhi miei chiusi e i suoi aperti verso di me. Quando sciolsi le dita dalle sue fui solo al mondo.
Fu la mia porzione quella donna venuta fino a me. Edificammo contentezze, lenticchie di festa minore ma continua. E’ stata poco con me, una breve durata nel corso della vita, però è venuta.
Sono stato un persona in questo mondo non solo peri primi dieci anni della vita,
ma anche nei sette del matrimonio.
Essere al mondo, per quello che ho potuto capire, è quando ti è affidata una persona e tu ne sei responsabile e allo stesso tempo tu sei affidato a quella persona ed essa è responsabile per te.
Sette anni non furono pochi. Anche se fossero stati la metà o la metà ancora, non sarebbe stato poco. Non ci si può lamentare della brevità, non è giusto, ma della lunghezza sì. Ho avuto imbarazzo a vivere ancora. Non provo dolore nel vedere il cielo qualche volta uguale a quello di un agosto passato insieme in vacanza,però arrosisco di poterlo guardare,di essere rimasto.
Di questo per me si tratta,di essere il resto di alcune persone, delle loro sottrazioni.
Erri de Luca





lunedì 3 dicembre 2012

AMARE POCO, TANTO, TROPPO

Quando ero giovane non ero molto interessata all'amore, nè agli uomini. Non so per quali recondite ragioni , non mi sono mai autoanalizzata su questo, la mia vita sentimentale era caratterizzata da rapporti terribilmente sbilanciati, sempre a mio favore. Chissà se era per paura o per superficialità, ma raramente riuscivo a innamorarmi, e in ogni caso sempre meno intensamente del mio partner. Questo ovviamente creava un grosso interesse del sesso maschile nei miei confronti, nella miglior tradizione del detto "In amor vince chi fugge". Ma in realtà non era una vincita, ma piuttosto una sconfitta. Emotivamente non ero mai gratificata e spesso ho fatto soffrire le persone a me vicine. La conseguenza più interessante di questo mio disinteresse generale per l'amore era che invece di scegliere, mi facevo sempre scegliere, finendo col fidanzarmi con uomini che non mi piacevano fino in fondo. Ho fatto degli errori madornali, ma fortunatamente ho anche incontrato persone preziose, con le quali ho diviso lunghi periodi del mio cammino. Poi, maturando, ho acquisito una nuova  consapevolezza, mi sono sentita più forte, più sicura, e gli uomini ho incominciato a sceglierli da me. La caccia mi è sembrata un esercizio affascinante e ho incominciato a riflettere attentamente su quali fossero i miei veri sentimenti. Mi son lasciata andare all'amore senza nessuna paura e ciò mi ha permesso di vivere delle relazioni molto profonde, dove sono stata amata ed ho amato molto. Ho scoperto, in un certo senso, il vero significato dell'amore . Sono fermamente convinta che gli amori più belli si vivano solo quando si è raggiunta una certa maturità anagrafica, che ti consente una sufficiente sicurezza in te stesso tale da permetterti di lasciarti andare completamente all'amore. Adesso mi chiedo se fra qualche anno, quando sarò "anziana", tutto ciò si trasformerà ulteriormente e magari mi ritroverò ad amare troppo! Chissà se è una prerogativa degli amori che giungono sul viale del tramonto. Sono proprio curiosa di scoprirlo! Forse quando sarò vecchia saró finalmente capace di innamorarmi "come una ragazzina"!



domenica 2 dicembre 2012

YOSH WHITE FLOWERS



White Flowers è l’essenza dell’amore eterno racchiuso in un bouquet di fiori bianchi. Diversamente dagli altri profumi fioriti, questa complessa fragranza ha una finitura pulita e verde con accenni di petitgrain ed abete siberiano. Un classico fiorito con una finezza moderna, delicato, sofisticato ed elegante.
Ingredienti: Gelsomino Sambac, Gelsomino Notturno, Violetta, Fresia, Rosa Tea, Rosa Centifolia, Gardenia Delicata, Mughetto, Lillà, Tuberosa Egiziana, Abete Siberiano, Narciso, Petitgrain.
White Flowers è una fragranza fiorita complessa con una finitura verde. Spesso la gente mi chiede ciò cosa voglia dire. Significa che sono presenti molti fiori bianchi ma, diversamente dalle altre fragranze fiorite, questo profumo non è esitante e non diventa dolce se non sdolcinato. Ha invece una finitura verde, come i vini con una finitura secca. Quando senti questo profumo ti accorgi di quanto siano complesse le note fiorite e poi senti la finitura fresca. Essa emerge dal petitgrain e dall’abete siberiano che donano a questa fragranza la sensazione di un bouquet immenso di fiori freschi appena colti.
Mia madre è maestra di ikebana, l’arte giapponese di comporre i fiori. Parlava spesso di equilibrio della composizione che non riguarda solo i fiori ma anche la connessione dei fiori con gli steli e foglie e la loro relazione con il vaso e lo spazio circostante. Questa è l’dea che ho usato per la composizione di White Flowers.
Originariamente creai questa fragranza per omaggiare i fiori bianchi di un bouquet nuziale, ma è diventata molto più di questo. Quando la indossi ti senti come se venissi trasportato all’aperto. C’è una qualità aromatica naturale che sugli uomini è eccezionale. Potreste pensare che sia troppo fiorito ma sugli uomini emergono le note verdi mentre quelle fiorite indietreggiano. E’ meravigliosamente fresco ma anche complesso e sofisticato. Mi innamoro di questo profumo ripetutamente perché non smette mai di sorprendermi.