lunedì 26 marzo 2012

LA VERITA' E' UNA SCELTA - LA PECORA NERA

Com’era cominciato tutto? Mentre allucinavo visioni e pensieri con lo sguardo perso nella fiamma, provai a ricordare. L’inverno scorso tenevo in mano un sacchetto di chicchi di mais, quattro o cinquemila, pochi pugni. Il seme me l’aveva procurato un amico, da un contadino della zona, una varietà locale. Tenevo quel sacchetto in mano e non sapevo bene cosa farmene. Qualche settimana dopo conobbi Alvise, fu lui il primo sostenitore di quest’esperimento. A primavera seminammo, chicco dopo chicco, spingendoli dentro la terra con la pressione leggera di un dito e ricoprendoli. In quella terra che sembrava così forte, minuscole piantine di mais fecero capolino da lì a dieci giorni. E quattro mesi più tardi, nella vampa d’agosto, altissime canne dominavano il campo serrando le file. E ora quel sacchetto che avevo tenuto in pugno si era trasformato in un abbondante raccolto, trecento volte tanto.
Alvise mi ha spesso fatto capire che coltivare non è solo un gesto antico ma anche un atto di fede. Per quanto il contadino possa essere esperto della sua terra c’è sempre qualcosa che sfugge alla comprensione umana. È il miracolo della vita, nel quale alcuni vedono la mano di Dio e altri l’abbraccio materno della Madre Terra. Comunque lo si chiami rimane un miracolo tanto più grande quanto più lo si avvicini.
Devis Bonanni-La pecora nera

 

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