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sabato 7 marzo 2015

FRANCESCA PETZ, UN'ARCHITETTO DI FRONTIERA

L’architettura è un’arte di frontiera. Solo se si accetta la sfida di farsi contaminare, ha ragione di essere. Altrimenti è roba da salotto. 
Renzo Piano


Francesca Petz nasce e cresce a Trieste, città di frontiera dove, sollevando gli occhi, ad ogni angolo ti accorgi di mille particolari architettonici. Qui tutto viene enfatizzato dal cielo blu spazzato dalla Bora, contro cui si staglia la pietra bianca degli edifici neoclassici, in tutte le sue sfumature. Dopo gli studi a Venezia, alla Iuav, torna a vivere e a lavorare nella sua città. Attualmente esercita come libera professionista occupandosi di nuove costruzioni e restauri prevalentemente residenziali, di design d'interni e arredo.
Il progetto che vedete in questa pagina riguarda il restauro del piano nobile di un palazzo neoclassico sul Canale di Ponte Rosso, nel cuore di Trieste. Le immagini parlano da sole, evocando perfettamente la definizione che Francesca dà di se stessa e del suo lavoro : 

"IL SENSO DEL COLORE, L'ELEGANZA RAFFINATA E SEMPLICE, L'INSIEME FATTO DI DETTAGLI:

QUESTO E' IL MIO MODO DI FARE ARCHITETTURA"

( Le foto sono tratte dalla rivista Maison Française Magazine)
















giovedì 7 giugno 2012

LE MIE AMICHE

Le mie amiche sono fantastiche. Innanzi tutto sono bellissime, e già non è poco. Poi sono anche ironiche, acute, intelligenti, affettuose, dolci e deliziosamente femmine. Che siano arrivate nella mia vita da un giorno o da dieci anni non ha importanza, perchè ci siamo scelte, ci siamo riconosciute subito ed amate. Le mie amiche sono parte di me e della mia vita. Non chiedono niente ma danno tanto, non danno consigli ma comprensione, non insegnano ma imparano insieme a me. Il tempo passato insieme è sempre talmente perfetto da far dimenticare in un attimo tutti i pensieri tristi; condividere le nostre esperienze, le nostre difficoltà, non fa altro che alimentare la nostra forza interiore e la nostra fiducia nel futuro. Le mie amiche riescono sempre a farmi sentire felice con la loro sola presenza. Più passano gli anni e più diventa importante avere dei punti di riferemento stabili, che sai non ti abbandoneranno mai e qualsiasi cosa accadda sei sicura che ti basterà fare una telefonata per avere immediato sostegno, comprensione, amicizia. Le mie amiche sono fantastiche, mi danno emozioni che scaldano il cuore.

Ciascuno mostra quello che è dagli amici che ha.
Baltasar Gracián




lunedì 7 maggio 2012

L'ELEGANZA

L’eleganza non è appariscente. Non è un accumulo di orpelli e di esibizionismi. È stile, consapevolezza, misura. Un’equilibrata mescolanza di istintivo buon gusto e di scelte precise, di cura della sostanza e minuziosa attenzione a ogni dettaglio.
L’eleganza è cortesia. È rispetto per gli altri, attenzione al modo in cui ciò che diciamo, facciamo o mostriamo può essere percepito. Non un formale galateo, non un cerimoniale ipocrita, non un banale e passivo adeguarsi al convenzionale, ma un più profondo sentimento di civiltà.
L’eleganza non è mielosa e sdolcinata. Si può essere civili con sincera cortesia o, quando è necessario, con misurata durezza. L’eleganza non è falsa e bugiarda. Non è una crosta di apparenze che nasconde l’ambiguità e l’inganno.
L’eleganza è sobria e la sobrietà è elegante. L’una e l’altra sono piacevoli, gradevoli, confortanti. Non solo più umane e funzionali, ma anche più belle. Possono essere, quando è il caso, seducenti,  anche maliziose. C’è più fascino nella semplicità che in ogni sfacciata esibizione.
Coco Chanel


lunedì 23 aprile 2012

EXPERIMENT YOUR LIFE

You have a right to experiment with your life. You will make mistakes. And they are right too. No, I think there was too rigid a pattern. You came out of an education and are supposed to know your vocation. Your vocation is fixed, and maybe ten years later you find you are not a teacher anymore or you’re not a painter anymore. It may happen. It has happened. I mean Gauguin decided at a certain point he wasn’t a banker anymore; he was a painter. And so he walked away from banking. I think we have a right to change course. But society is the one that keeps demanding that we fit in and not disturb things. They would like you to fit in right away so that things work now.
 Anaïs Nin