sabato 23 giugno 2012

STEPHANE BROSSE



Stephane Brosse era un campione dello scialpinismo. Tre volte campione del mondo e vincitore di innumerevoli gare. Un emblema per questo sport. Un simbolo che se n'è andato mentre era impegnato in uno dei suoi progetti con gli sci: la traversata del Monte Bianco, in due giorni tra Francia e Svizzera, da Contamines Montjoie a Champex, insieme al campione catalano Kilian Jornet Burgada. Stephane, nato il 28 aprile 1972 a Pont-de-Beauvoisin nella Savoia, aveva 41 anni ed è stato senza alcun dubbio uno dei fuoriclasse dello scialpinismo. Uno sport che amava e che l'ha visto sempre protagonista da quando nel 1990, all'età di 18 anni, ha abbracciato questa disciplina. Un curriculum spaventoso il suo per qualità ed intensità. Tre volte campione del mondo in tre discipline diverse: nel 2006 oro a squadre, nel 2004 con la staffetta, nel 2002 nell'individuale. Nel 2001 è campione europeo a squadre con Pierre Gignoux. Nel 1999 è campione di Francia in coppia con Patrice Bret. Tre volte vincitore (2001, 2005, 2006) della Pierra Menta una sorta di Tour de France dello ski-alp. E poi la vittoria, nel 2005 con Patrick Blanc e Guido Giacomelli, del Trofeo Mezzalama l'università delle gare di scialpinismo. E ancora le due vittorie alla mitica gara svizzera delle Patrouille des Glaciers nel 2004 e nel 2006. Ma non è solo per le molte vittorie nelle più prestigiose competizioni che si è distinto. Brosse infatti era uno scialpinista a tutto tondo, che ha saputo coniugare il suo essere un super atleta con la creatività di esplorare i limiti. Suo infatti è il record di velocità di 5 ore 15 minuti e 47 secondi per la salita da Chamonix alla vetta del Monte Bianco e ritorno con gli sci centrato nel 2007 insieme a Pierre Gignoux. E ancora suo è lo strabiliante record ottenuto con Lionel Bonnel di 21h 11 minuti per completare la classicissima Haute route Chamonix - Zermatt. Era un impegno totale quello di Brosse verso sempre nuovi traguardi. Sabato mattina sull'Aiguille d'Argentiere tutto è stato interrotto. E' stata per sempre interrotta quella sua ultima corsa che voleva essere il primo atto del suo progetto di attraversare "alcune delle più spettacolari montagne del mondo come il Monte Elbrus, il Cervino, l'Aconcagua, il Monte McKinley e l'Everest, nel più breve tempo possibile".


“La montagna non è né giustané ingiusta: è pericolosa”. R. Messner







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