lunedì 4 giugno 2012

I TEMPLI DELL' ANIMA

«Quassù non vivo in me, ma divento una parte di ciò che mi attornia. Le alte montagne sono per me un sentimento». Lord Byron

Ci sono luoghi che sembrano esser stati creati da Dio per celebrarne la grandezza, posti che ti riconducono al tuo io primario, che ti rimettono in profondo contatto con la natura di cui fai parte, e attraverso di essa ti ricongiungono con la tua stessa anima. Posti in cui arrivi vuoto ed esci pieno, arrivi stanco ed esci energetico, arrivi triste ed esci felice. Luoghi magici che ti ricompongono quando ti stai lentamente disgregando. Ognuno di noi, per il suo bene, dovrebbe aver un posto così, e se ancora non ce l'ha dovrebbe ricercarlo in fretta.
 Io ho le mie montagne, la mia baita che si affaccia su di esse. La mattina non mi lasciano dormire a lungo, come avviene in città. Le sento che mi chiamano, mi invitano a festeggiare l'arrivo del nuovo giorno insieme a loro. Scherzano insieme a me, spesso la mattina si nascondono tra le nuvole, poi dopo un pò riemergono illuminate dalla luce di un sole abbacinante. Esci, mi dicono ! Spalanco tutto, le porte, le finestre, poi esco in giardino e mi siedo in mezzo al prato ed in silenzio le sorrido. L'aria è aria pura, cristallina, ricca, grassa, il cielo è blu, così trasparente e pulito, di un colore perfetto. Da quanti anni siete là, mi chiedo, quante vite avete vissuto, quante anime avete nutrito, quanti sogni avete cullato?
 E dentro di me sento che la mia casa è quassù fra lo sconfinare delle vette e i racconti del
vento, la mia casa è quassù fra le altere pareti e misteriosi silenzi, la mia casa è quassù fra garrule acque e dolcissimi ricordi.
 Qui sono io, qui è la mia casa, qui sono le mie montagne.


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