martedì 8 marzo 2016

Di cosa abbiamo bisogno veramente ?

PRIMO POST DELL' ANNO 2016

Fuori piove, piove, piove incessantemente. Quella classica giornata di marzo in cui l'unica cosa che desideri veramente è stare rintanato in casa, al calduccio, magari rannicchiato sotto un plaid sul divano, a leggere un libro davanti al fuoco. Ultimamente sento che ho raggiunto un limite di stanchezza mentale oltre al quale non posso assolutamente andare. Lo stress del lavoro, le preoccupazioni dei figli, l'impegno quotidiano del matrimonio, i miei desideri inespressi ... Ma quali sono veramente questi desideri, e sono veramente inespressi ? Lo sapete come reagisce una donna economicamente stabile ed indipendente ad un periodo di forte stress ? O si trova un amante, finto-vero-immaginario-immaginato, oppure si dà allo shopping compulsivo. Io per un po' mi sono lasciata travolgere dallo shopping, avendo scartato subito l'opzione amante che trovavo troppo impegnativa, ed ora improvvisamente ho raggiunto la saturazione. Basta spese. O almeno basta spese ASSOLUTAMENTE inutili. Devo dire che essere ME non è semplice. Già nasco sotto il segno dei gemelli, quindi la dualità è insita nella mia natura. Dove la trovate una donna che da una parte desidera vivere in un paesino di montagna di 1.324 abitanti, dove il massimo della vita sociale è bere l'aperitivo con l'amica al baretto e il massimo della moda è considerata la giacca super tecnica in goretex, e dall'altra desidera vivere in centro a Milano e non mancare a nessun appuntamento della fashion week vestita Gucci da capo ai piedi ? Purtroppo questa sono io. Lo capite dando un'occhiata rapida al tavolino del mio salotto: candela e profumo per ambienti Diptyque, un paio di libri inglesi sulle decorazioni natalizie, la biografia di Gucci, la rivista Elle, un paio di cataloghi di mostre d'arte di Pio Solero e Zangrando, il libro "La via al sufismo" di Gabriele Mandel, un libro buddista "Il risveglio" e "Attraversando il bardo" libro con dvd di Franco Battiato. Buona fortuna! A chi tenta di capirmi e di sopportarmi. Ad esempio quel santo sceso sulla terra di mio marito. Capire ciò di cui ho bisogno, veramente, non è facile. Perché forse ho talmente troppo che in realtà non avrei bisogno di niente. Come riconoscere allora la felicità nelle piccole cose? Questa è un'arte che tutti dovremmo imparare, io per prima. Invece che crogiolarmi negli inutili sensi di colpa devo cercare di vivere gustando ogni singolo istante e traendone la massima gioia. Tutto scorre così velocemente, la vita si consuma senza che ce ne rendiamo nemmeno conto. Passiamo la settimana ad aspettare che arrivi il weekend, e così facendo abbiamo già perso cinque giorni di vita. Forse il segreto è non aspettare. Vivere l'attimo. CARPE DIEM.








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