martedì 20 novembre 2012

LA PASSIONE CHE DIVORA

Tutto quello che posso dire è che sono pazzo di te. Ho cercato di scrivere una lettera ma non ce l'ho fatta. Ti scrivo  in continuazione - nella mia testa- e i giorni passano e mi chiedo che cosa penserai tu. Aspetto con impazienza di vederti. Martedì è troppo lontano. E non solo martedì - mi chiedo quando verrai e se passerai la notte con me.
Quando potrò averti per un bel pò ? E' un tormento per me vederti solo poche ore, e poi dover rinunciare a te. Quando ti vedo, tutto quello che avrei voluto dirti se ne va in fumo - il tempo è così prezioso e le parole sono estranee. Ma tu mi rendi così felice perché posso finalmente parlarti. Amo la tua vivacità, i tuoi preparativi di fuga, le tue gambe come una morsa, il calore fra le tue cosce. Sì, voglio smascherarti. Sono troppo galante con te. 
Voglio guardarti a lungo e con ardore, toglierti gli indumenti, coccolarti, esaminarti. Lo sai che ti ho guardata appena? Sei rivestita ancora di una sacralità eccessiva.
La tua lettera, ah quegli svarioni! Mi fanno sorridere. E mi inducono anche ad adorarti. E' vero, non ti apprezzo abbastanza. Verissimo. Ma non ho mai detto che tu non apprezzi me. 
Affermarlo sarebbe troppo egoistico da parte mia. Amore, non so come dirti ciò che provo. Vivo in un perenne stato di attesa. Arrivi, e il tempo vola come in un sogno. 
E' solo quando te ne vai, che mi rendo davvero conto della tua presenza. E allora è troppo tardi. Tu mi instupidisci.



Nessun commento:

Posta un commento