14 FEBBRAIO 2004, SAN VALENTINO
Io e Stefano eravamo a cena fuori, una cena romantica per festeggiare il giorno degli innamorati. Ad un certo punto mentre stavamo mangiando si diffonde un brusio per la sala e qualcuno accende una televisione : Marco Pantani è stato ritrovato senza vita in una camera d' albergo. Silenzio. Siamo annichiliti, lo stomaco si chiude e gli occhi si riempiono di lacrime. Ce ne torniamo subito a casa. Per me, per noi, per tutti quelli che amavano o frequentavano il mondo del ciclismo in Italia Marco era come uno di famiglia, come un fratello, come un figlio. Per questo il dolore è stato devastante, ma l' amore che lo univa alla gente ha permesso che diventasse una leggenda, che restasse per sempre nella memoria e nel cuore di tutti. Per onorarlo nel decimo anniversario della sua morte, Lance Armstrong ha scritto una lunga lettera per lui di cui riporto solamente una frase, che lo onora come il campione che era :
Pantani non era una star, era più come una rock star, aveva un'aura. Aveva tutta l'eleganza del mondo, tutta l'eleganza che è possibile infilare in un piccolo scalatore che io, se devo essere onesto, non avevo.
Per ricordarlo non perdetevi questo film-documentario dedicato a lui, nei cinema dal 17 febbraio !
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